Due cuori in combutta tra un sentimento d’amore e competizione: Fair Play ha ottenuto un successo incredibile, ma anche qualche critica.
Questo film tratta una tematica comune: due cuori che si incontrano nello stesso posto di lavoro, ma i conflitti della scalata sociale li mette l’uno contro l’altra, fino ad allontanarli in una maniera assordante tale da farsi la guerra. Questo film fa emergere la figura femminile sul lavoro, ma vede anche la presenza di un sentimento forte come l’amore che muta in invidia, conflitto, guerra e odio. Una storia forte che ha ottenuto sin da subito un enorme successo ma, come tutte le pellicole che trattano tematiche attuali, ha riscontrato anche qualche critica.
A suscitare un certo interesse in questa storia è stato il fatto che a salire lo scalino lavorativo è stata la donna, mentre l’uomo, sempre più nell’ombra, si è sentito inferiore nel suo ruolo, questo in maniera amplificata vista la convivenza segreta dei due.
Si tratta di una storia indubbiamente interessante, che su Wikipedia viene definita “Triller Erotica“, ma di erotico non ha proprio nulla. Però si tratta di una pellicola che non è passata di certo inosservata (complice il fenomeno di Bridgerton e dell’attrice ventottenne?), tanto che il film è stato comprato immediatamente da Netflix per 20 milioni.
Il fenomeno di Fair Play: il pubblico è divisivo
Questo film Netflix Original, segna il debutto alla regia della sceneggiatrice Chloe Domont e racconta, con una sincerità assoluta, la storia di due colleghi che si innamorano, ma tengono la loro relazione segreta e prossima al matrimonio. Tuttavia, una promozione di lei è stata la scintilla che ha dato inizio a dinamiche davvero complesse.
Fair Play ha toccato tematiche che spaziano dalla scalata sociale sul posto di lavoro all’orgoglio maschile, finendo con il lato più crudo della competizione sul luogo di lavoro. Il loro rapporto fatto di complicità e passione entra quindi in profonda crisi nel momento in cui Emily ottiene la promozione tanto agognata dal compagno Luke. La donna infatti, sale così sopra di lui nella scala gerarchica dell’azienda in cui lavorano entrambi. Il personaggio interpretato da Alden Ehrenreich si trasforma in un uomo che, mosso dalla sensazione di inferiorità e dall’invidia, crea dinamiche poco piacevoli sia sul posto di lavoro che tra le mura domestiche.
Questo film è piaciuto molto al pubblico per le realtà complesse messe alla luce in un film, ma d’altro canto, la visione ha causato anche qualche disaccordo, soprattutto dalla parte maschile che non rivede queste dinamiche come reali, o quantomeno proprie. Tuttavia, nonostante ciò, si trattano anche scompensi significativi sul rapporto di una coppia sul posto di lavoro, sui commenti maschili da parte dei colleghi (“Chissà cosa ha fatto per ottenere la promozione“), e altre tematiche inerente al lavoro, questione sottovalutata per anni nelle pellicole.